venerdì 1 marzo 2013

Una recensione sbagliata: North and South, di E. Gaskell

Il libro è North and South, di Elizabeth Gaskell. Lo sto leggendo in inglese, perchè in italiano è stato tradotto soltanto nel 2011 ed ho rinunciato all'annosa ricerca quando mi sono ritrovata tra le mani un meraviglioso, compatto Collins in lingua originale al prezzo di tre euro e cinquanta.
Il racconto si svolge nei fuligginosi anni della seconda rivoluzione industriale, durante i quali la signorina Margaret Hale viene prima espiantata dalla casa cittadina di Londra dove vive con le raffinate ed ottimiste zia e cugina, alla canonica del padre pastore in piena crisi di coscienza, circondato da una paradossale bucolica cornice, alle angustezze e al raschiore alla gola della città industriale, Milton, tra i nordici pinnacoli fumanti del Darkshire, fornace d'Inghilterra. Qui Margaret conosce un trader, Mr Thornton, che quando lei ammette di non poterlo definire gentleman, egli rifiuta con decisione tale epiteto per definirsi, con maggiore precisione, Man. E' l'inizio del confrontro tra loro e dell'amore che ispirerà a lui la più completa accettazione e comprensione della di lei diversità. Forse è un bene che abbia scritto una riflessione proprio ora, a metà del libro, così da non dover svelare un finale.
Per ora, la realtà, le convenzioni, i pregiudizi, i dogmi - Non mi piace Mr Thornton, perchè no! - vincono, hanno la meglio sull'eroe commerciante John Thornton, che per un attimo crede di poter toccare una scintilla, proveniente dal fuoco che sente bruciare e di cui percepisce il calore sulla pelle. Egli intuisce che tale fuoco potrebbe divenire reale e desidera, come uomo, divenire un'irradiante stella, afferrandolo.
Non ancora, Mr Thornton, il tempo della razionalità, rappresentato così splendidamente e paradossalmente da Margaret, non è pronto e rigetta. Un giorno d'amore in più da frapporre alla morte è così andato perduto e con esso molti altri, con l'angoscia che ne deriva.
La cosa più bella è questo scambio delle parti, tra l'uomo presentato fin dall'inizio come il commerciante senza scrupoli e la ragazza dai modi fini e ricca di pietas:
Lui: d'un tratto si colora di passione, sincerità, amore, gratitudine, abnegazione, rinuncia all'odio, prova umiltà e mortificazione.
Lei: è apparentemente cieca, piena di pregiudizi, addirittura maleducata, superficiale. Si richiama a Mr Thornton pregandolo di non esprimere i propri sentimenti, dichiarando come proprio sommo valore l'autocontrollo. E' così concentrata su se stessa e sulla propria convinzione di autorevolezza da lasciarsi sfuggire completamente il proprio egoismo.
Margaret mi appare un po' come la vittima dell'educazione ricevuta ed infatti accusa Mr Thornton di non comportarsi come un gentiluomo, escludendo spontaneamente dall'accezione di gentiluomo la possibilità di comprendere e provare sentimenti. Questi sentimenti noi li vediamo mostrarsi, chiari e puri, in Thornton che, ergo, non è davvero un gentiluomo, provoncando nel lettore la completa accettazione e simpatia per questo personaggio e, dunque, per i non-gentiluomini. Questo gioco delle parti è così abile da renderci inaccettabile l'idea che un Uomo accetti di piegarsi alle regole del gentiluomo. Quello che l'autrice fa, descrivendoci i personaggi nella loro pura fattualità unitamente ad i loro moti interiori, è rieducarci. Elizabeth Gaskell rieduca il lettore vittoriano attraverso il racconto: come si può che negare che Thornton sia, nella sua ribellione che lo porta ad accogliere ed esprimere così esplicitamente un sentimento, l'uomo illuminato dalla grazia della verità? E come si può negare che Margaret, incarnato di razionalità, rifugga così ostinatamente ed egoisticamente la realtà e la giustizia e dichiari con le sue azioni che lo fa per paura della sofferenza?
Infatti, con grande astio, accusa Mr Thornton di farle del male: non le importa che di sè.
Thornton le è tanto superiore che non solo non la odia ma umilmente comprende ed accetta la sofferenza. Se il suo amore non è ricambiato, esso non si muterà in odio, ma in sofferenza. Questa è la prova che il suo amore è vero.
Il momento di elevazione di Margaret lo abbiamo visto quando lei lo protegge.
Durante un attacco di una folla di operai inferociti, Margaret frappone il proprio corpo tra quello di Thornton ed i sassi che vengono scagliati verso di lui, rimanendo ferita. E' proprio questo evento che scatena la successiva presa di coscienza di Thornton, che scopre di amarla e che urge dichiararlo a lei.
Il vero atto di rivelazione, dunque, parte proprio da Margaret: questo ci fa sapere che lei è capace di andar oltre la razionalità e ci dà speranza per il futuro di questi due personaggi.

Mr Thornton e Miss Hale

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